Diretto Sara della Porta e Silvia Manco
L’Ottava Vocal Jazz Ensemble vuole essere un laboratorio vivo in cui la musica possa trovare espressione attraverso la vocalità, rappresentata sia dal repertorio affidato al duo piano e voce, sia da quello eseguito dal gruppo vocale, che impara così a vivere come un organismo unico, fatto di reciproco ascolto, atto alla costruzione di un suono globale ove la melodia, l’armonia e il tessuto ritmico trovano una loro naturale definizione e il giusto respiro.
Cantare insieme agli altri non è cosa semplice e richiede grande disponibilità all’ascolto al fine di sviluppare un profondo senso ritmico ed, al contempo, di porre l’attenzione verso le cosiddette “parti interne”, quelle voci che non costituiscono l’orizzontalità della melodia ma che esprimono la verticalità dell’armonia, molto più difficili da rendere nella maniera corretta.
Dal punto di vista del repertorio che verrà affidato al duo, occorre sottolineare come il sodalizio tra pianista e vocalist richieda un approccio mirato che sintetizzi le esigenze armoniche e ritmiche su cui la melodia e la storia in essa contenuta possano svilupparsi.
Accompagnare una voce è un compito molto delicato che richiede orecchio, sensibilità, conoscenza del repertorio, capacità di sintetizzare gli stilemi di vari generi musicali, qualità che si possono sviluppare attraverso lo studio specifico e l’analisi del comping (accompagnamento), con particolare attenzione all’ascolto e all’interplay nell’ottica non solo di garantire un supporto armonico e ritmico di base ma piuttosto con l’idea di essere un supporto polifonico e ritmico per la voce principale, dialogando e interagendo con essa.
D’altro canto il/la vocalist deve essere in grado di mettere il musicista nella condizione di avere chiaro cosa gli è richiesto per poi partecipare alla costruzione e all’arrangiamento dei brani di volta in volta proposti o affrontati fornendo spunti e idee chiare, partiture ben scritte e trasportate nella propria tonalità in un rapporto paritario da musicista a musicista.
Attraverso lo studio dell’arrangiamento, la scelta accurata di un ampio repertorio e un’attenzione particolare per l’interpretazione, la pronuncia, sia ritmica che linguistica, la comunicazione e l’interplay tra strumento armonico e voce, in questo laboratorio si affronterà lo studio mirato di un organico essenziale quanto completo come quello del duo piano e voce da un canto e si costruirà parallelamente un repertorio di ensemble vocale da eseguirsi a cappella o con l’ausilio di una sezione armonico-ritmica, da adattare di volta in volta al repertorio scelto.