Cos’è e a chi è rivolto “In Focus”?
“In Focus” è un laboratorio per musicisti e artisti performativi, rivolto a chi abbia interesse a potenziare ed approfondire la propria creatività sonora. Ogni partecipante sarà invitato ad esplorarla al di fuori di qualsiasi struttura convenzionale e approccio stilistico classico, attraverso esercizi sperimentali di liberazione espressiva volti alla ricerca della propria identità musicale. Il lavoro teorico-pratico sullo strumento si avvarrà di alcune tecniche di meditazione ed autoindagine, propedeutiche al risveglio della creatività, all’apprendimento e all’interazione di gruppo.
Come è strutturato il laboratorio?
Il laboratorio è a cadenza bisettimanale, dalle 18.00 alle 20 del giovedì, per garantire ai partecipanti un’esperienza formativa strutturata nel tempo che conceda i giusti tempi di assimilazione dei concetti e delle esperienze creative di gruppo.
Si alterneranno momenti dedicati ad esercizi di meditazione e a sessioni pratiche di “interazione improvvisativa” collettiva.
Quali gli obbiettivi formativi?
Le pratiche di meditazione proposte e condotte da Simone Moscato saranno propedeutiche ai momenti di creazione sonora collettiva, e le sessioni di lavoro musicale guidate da Riccardo Chinni introdurranno metodi di riscoperta creativa e tecniche di improvvisazione musicale libera e non idiomatica (non legata ad uno spartito convenzionale).
Primo obbiettivo imprescindibile del workshop è valorizzare la creatività dei singoli, imparando a gestire il proprio bagaglio tecnico, artistico ed espressivo e finalizzando il lavoro all’ideazione di performance.
Secondo obbiettivo imparare a relazionarsi con gli altri musicisti, mettendo in comune attraverso pratiche musicali condivise le intuizioni di ogni singolo, valorizzate dal lavoro di gruppo e rielaborate attraverso modalità di scambio proficue.
Terzo ed ultimo obbiettivo approcciarsi all’interazione sonora di gruppo come coabitazione di spazi fisici, mentali e acustici, imparando a vivere il momento creativo come accettazione dell’indeterminato, riscoprendo l’imprevisto non come errore, ma come motore ed innesco della produzione artistica.
I partecipanti vivranno la creazione sonora come momento condiviso, l’accettazione del processo fuori da ogni schema convenzionale convoglierà l’atto creativo individuale nell’atto compositivo collettivo, amplificato e ridefinito dall’interazione creativa.
Devo essere un musicista esperto per partecipare?
No: è possibile mettersi in gioco sia con competenze specifiche legate a strumenti o alla voce, sia in modo creativo non convenzionale utilizzando qualsiasi oggetto che produca suono. L’assunto di partenza è la liberazione espressiva che utilizzi il sonoro come mezzo e non come fine, lavorando non sul senso estetico della performance, ma principalmente sui processi che la compongono e sui significati che veicola.