Cos’è?
CLUSTER è più di un laboratorio di musica d’insieme: è un luogo d’incontro per anime creative nel quale, all’insegna della sperimentazione musicale, si approfondiscono tecniche di improvvisazione libera e tematiche inerenti i processi ed i contenuti della creazione sonora in gruppo, inteso come nucleo vitale della società, insieme di singolarità che interagiscono in maniera spontanea, produttiva, liberatoria e catartica.
Non fornisce un’alternativa allo studio “tradizionale” né rappresenta una rottura rispetto all’apprendimento curricolare: è piuttosto una pratica complementare che si fonda sull’evoluzione delle teorie contemporanee intorno alla musica e all’arte del suono per aiutare i partecipanti a sviluppare un linguaggio sonoro personale e autentico oltre ad un’espressività artistica libera ed indipendente.
Cosa significa “laboratorio aperto”?
La partecipazione a CLUSTER è libera. Seppure ai fini dell’assimilazione e messa in pratica graduale dei concetti esplorati si raccomandi continuità nella presenza, ci sarà sempre posto per chi vorrà mettere in gioco la propria creatività individuale in un contesto di ensemble sperimentale.
Ciò significa che non esistono limiti di età né di strumento o sistema espressivo sonoro, né tantomeno prerequisiti tecnici specifici. Cantanti, Strumentisti, Producer, Performer… tutti sono i benvenuti nell’ottica della sperimentazione sonora finalizzata alla creazione collettiva.
Come si svolgeranno gli incontri?
Ogni appuntamento di CLUSTER verterà su tre pilastri:
– Il contesto: introdurremo la tematica del giorno attraverso ascolti, esempi e scambi di commenti ed opinioni. Esporremo punti di vista e correnti espressive musicali di ogni genere. Ci affacceremo sulla storia della musica contemporanea e sulle implicazioni sociali e politiche della cosiddetta “arte del suono”. Parleremo di sistemi di orchestrazione ed esecuzione della musica sperimentale oltre ad esplorare tecniche di produzione musicale “diverse” come la musica concreta, la musica acusmatica, il soundscaping e via dicendo;
– La pratica: quello che ci preme è suonare, quindi per la maggior parte del tempo suoneremo! Attraverso l’esecuzione di pratiche sonore sperimentali tratte da metodi didattici collaudati, pur ritagliate sulle caratteristiche del gruppo, si svilupperà una esperienza comune che nel tempo ci porterà a costruire un’identità sonora collettiva e a concepire e realizzare insieme performance sonore originali e di impatto. Tutto questo in linea con approcci concreti e metodi di ricerca creativi e coinvolgenti attraverso i quali metteremo in opera una serie di processi che, oltre all’aspetto strettamente performativo, apriranno le porte a moltissime possibilità trasversali e imprevedibili di interazione musicale;
– Le possibilità: ogni domanda, curiosità e idea creativa convergerà in discussioni che tenteremo di formalizzare negli aspetti più puramente tecnici: dalle basi fisiche e pratiche del suono alle forme imprevedibili dell’elettronica, dalle caratteristiche acustiche degli spazi all’utilizzo più creativo e inaspettato possibile degli strumenti a propria disposizione, con un approccio contemporaneamente sia scientifico che ludico.
Allo scopo di tenere traccia del percorso è prevista la creazione di un Diario degli Incontri, liberamente consultabile online dai partecipanti, in cui verranno annotate le pratiche proposte e i processi evidenziati. Inoltre le interazioni musicali verranno registrate in audio e rese disponibili in un archivio, anch’esso online.
Quali, riassumendo, i contenuti principali?
- sviluppo del linguaggio improvvisativo radicale e non idiomatico (non legato a partiture o schemi classici);
- implicazioni sociali e politiche della cosiddetta “arte del suono”;
- partiture grafiche, scritture sperimentali, interpretazione della musica contemporanea;
- orchestrazioni, conduzioni gestuali, organizzazione della performance sonora;
- principi di architettura acustica, di spazializzazione del suono e di sound design;
- analisi dei processi creativi e costruttivi in chiave sociale, psicologica e comunitaria.